In considerazione dell’andamento della curva epidemiologica e dello stato di attuazione del piano vaccinale in Italia, lo scorso 18 maggio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge n. 65/2021, contente le nuove misure varate dal Governo Draghi per il contenimento della pandemia da Covid-19, con l’obbiettivo di realizzare una graduale e ponderata riapertura nazionale entro l’arrivo dell’estate.
Oggi, martedì 1° giugno 2021, si registrano infatti altri significativi passi avanti, primo tra tutti la possibilità di riaprire le attività di ristorazione al chiuso e non più solo all’aperto, ovviamente sempre con la previsione dell’obbligo di indossare la mascherina quando non si è al tavolo e di mantenere la nota distanza di sicurezza.
Tornano ad aprire al pubblico anche gli stadi e gli impianti sportivi all’aperto (quelli al chiuso saranno accessibili da inizio luglio), ma con la capienza ridotta ad un quarto e con i posti a sedere preassegnati nel limite massimo di mille spettatori, derogabile tuttavia in caso di grandi eventi sportivi (Europei di calcio).
Le fortunate regioni d’Italia che si trovano in zona bianca – Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna – sono invece già protagoniste di riaperture quasi totali. Le chiusure riguardano le sole discoteche e limitatamente all’attività di ballo, rimanendo per tali locali possibile la vendita di cibo e bevande, nonché l’organizzazione di cene, aperitivi e simili.
In zona bianca non vi è neppure il coprifuoco, che a livello nazionale verrà interamente abolito solo il 21 giugno 2021, attualmente in vigore dalle 23.00 alle 05.00 e dal 7 giugno 2021 ridotto di un’ora, dalle 24.00 alle 5.00.
Infine, il mantenimento della distanza di sicurezza e l’uso dei dispositivi di protezione individuale rimarranno obbligatori in tutta Italia e ci accompagneranno probabilmente ancora per diverso tempo.

Articolo redatto dalla Dott.ssa Silvia Gismondi

CategoryNews