Con la recentissima sentenza, il Tribunale di Macerata, ha condannato l’Azienda Sanitaria Unica Regionale, a risarcire una paziente che nel luglio del 2009 veniva sottoposta ad intervento per l’ impianto di un pace-maker, con esito tutt’altro che positivo.
I medici del reparto di cardiologia intervenuti, difatti, erravano grossolanamente nel posizionamento dell’elettrocatetere, intervenendo nel ventricolo sinistro, anziché in quello destro.
Il clamoroso errore dei sanitari, provocava inoltre, la pericolosa propagazione nel circolo arterioso di micro-emboli, i quali, a loro volta, causavano una grave ischemia celebrale che colpiva improvvisamente la paziente e le procurava importanti lesioni alla base dell’emisfero celebrale, costringendola ad un ulteriore intervento correttivo.
Lo Studio Legale Formica & Associati di Civitanova Marche, agiva in giudizio in nome e per conto della signora, citando l’azienda ospedaliera regionale, al fine di tutelare i diritti della paziente gravemente danneggiata dalla condotta colposa dei sanitari e ottenendo il totale ristoro da tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti dalla stessa, oltre alla corrispondente condanna dell’Asur – Marche al risarcimento di una somma di denaro superiore a € 100.000,00.
Chi sbaglia paga!